domenica 20 dicembre 2009

track 10_Starseeing on the shore: the storyline



La corsa di Will sotto il diluvio che ormai si espande sotto le prime luci dell'alba sembra non avere fine..Will aveva cominciato a correre verso casa. Erà lì che voleva andare,
da sua moglie, finalmente fuori dalla pioggia..

Ma tra le miriadi di collisioni e di scontri che si sono appena consumate nella sua anima confusa e stremata tra ricordi scomodi e affilati rimorsi, sembra che solo uno possa essere il punto d'arrivo.
Will non va a casa, torna sulla spiaggia, mentre il cielo spiove e si rasserena lasciando spazio a un mare frastagliato di isole plumbee e di scorci limpidissimi d'azzurro, dove il buio della notte si sfuma dentro i primi chiarori..

Si getta a terra, esausto, zuppo dalla testa ai piedi. La sabbia accoglie dolcemente la caduta, mentre la bassa marea rifluisce lenta, risucchiando in sé gli ultimi spasimi del cielo che piove le sue ultime gocce.
Lo sguardo di Will è fisso verso il cielo. Will sta guardando le ultime stelle che l'alba non si è ancora portata via. Lì, appese, interminabilmente ed incessantemente ancorate al loro regno blu di prussia, sembrano gli unici punti di riferimento di tutto l'universo, la chiave di volta che regge tutto, la risposta a qualsiasi domanda che venga da là sotto.
Loro, le stelle, sono rimaste composte lassù per tutto il tempo, anche dietro le nuvole, dietro tutta la pioggia, dietro quella di questa notte e quella di tutte le notti. Imperturbabili, sono esistite ed esisterebbero ancora anche se tutto il resto non esistesse per come lo vediamo noi.
Sarebbero rimaste lì anche se Will non avesse deciso di cambiare niente oggi.

Tutto il mondo avrebbe continuato ad esistere tale e quale anche se Will non ci fosse stato per niente oggi su questa Terra .
Alla fine, anche l’oceano, il grande mare disteso là davanti, ha le sue spiagge e le sue sponde..
l’odissea contempla mareggiate e tempeste, come anche pause e porti, oasi di pace e di speranza..
ma non sappiamo mai quanto dura, e ogni volta è diverso..
ogni orizzonte è un cerchio fragile e incostante, raggiungibile ma inarrivabile
abbiamo punti di riferimento per non perdere la rotta, ma sono pochi dentro quella enorme vastità, come le stelle, che, anche se non spariscono mai davvero, possono sfuggire facilmente al nostro sguardo.

Will ha vinto la sua pace oggi, ha trovato la sua rotta.
Tornerà a casa più tardi.

Non gli è successo niente in realtà, perché in realtà, là fuori, non è successo proprio niente.
E' successo tutto dentro la sua testa.
Tutto sarebbe continuato a vivere e a esistere tale e quale. Tutto avrebbe funzionato uguale.
Tutti i meccanismi avrebbero ingranato uguale.
Con qualche graffio in meno, con qualche traccia in meno.
L'importante è lasciare tracce.

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