giovedì 6 novembre 2008

track 1_Ordinary Li(f)e: the storyline

Chapter I - "Living a Lie"
Track 1_Ordinary Life

Will è il tipico ordinary man che vive la sua ordinary life. Anzi, è il migliore ordinary man in circolazione.
Nel fiore degli anni, ha tutto quello che un uomo della sua età può desiderare: ha talento, un lavoro, prospettive di una brillante carriera, una bella moglie, una bella casa, la stima ed il rispetto di tutti, una vita tranquilla e di successo. Un lavoratore modello, un marito invidiabile, il vicino ideale, nel migliore dei mondi possibili. Una vita abitudinaria, la buona vecchia solita solfa, in cui succede sempre tutto quello che ci si aspetta, e scorre easy come non mai, senza strappi, sempre tutto ok.
Questo è quello che si vede DA FUORI.
DAL DI DENTRO però non è tutto così rose e fiori.
Will è un uomo che conducendo questa sua vita si sente ingabbiato ed assillato dalla sua stessa normalità, dalla sua mediocrità, dalle sue stesse abitudini. Will ha sempre più spesso l'impressione che, per inseguire tutti i traguardi e i modelli che la società, la sua famiglia e la sua cultura gli hanno via via imposto, abbia dovuto addormentare una parte di sé, la sua parte migliore, quella più vera, geniale, unica, più “sua” di tutte quante, per far posto a qualcunaltro dentro sé; si sente in qualche modo annichilito e annoiato negli schemi della sua ordinarietà, come silenziato, represso, svuotato.

A un tratto, questa parte del suo ego comincia a riemergere con forza inaudita qua e là nella sua vita, a riaffacciarsi prima sotto forma di sogni e fantasticherie per poi farsi sempre più strada nella realtà di tutti i giorni, tanto che diventa difficile per Will distinguere quello che egli vive veramente da ciò che accade invece solo nella sua mente irrequieta.
Will diventa inquieto, come preso da una smania irresistibile di uscire dagli schemi impostigli dal mondo, smania che si manifesta in varie “mattate” che di punto in bianco si ritrova a fare quasi in maniera inconscia ed incosciente.
La sua vita diventa doppia, dividendosi tra quella dell'uomo modello e quella segnata e sregolata dell'uomo fallito e insoddisfatto che prende a concedersi tutta una serie di vizi e di "scappatelle" per cercare sé stesso e massimizzare il proprio benessere: è in questo modo che un altro Will, il secondo Will, quello represso e mortificato e scavezzacollo, fa violentemente irruzione nella sua vita. La voglia di scappare, sconvolgere, trasgredire si fa sempre più forte, e... un giorno (il "nostro" giorno), questa volontà di potenza finisce per esplodere travolgendo tutto e tutti.
Tutto inizia durante la pausa pranzo di un giorno di lavoro come tanti...

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